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07 luglio 2024

Massimo Carlotto: TRUDY

Massimo Carlotto: Trudy
"Affari loschi e...la famiglia nella media è un mezzo inferno"

È sicuramente il Carlotto al suo meglio quello di questo nuovo romanzo. Partendo da una coppia male assortita, lui ricco e affascinante operatore finanziario della provincia Lombarda, lei estetista di provincia di bell'aspetto, ci porta nel mezzo di una realtà dove, alla scomparsa del marito per mano di chi non si sa, iniziano degli strani pedinamenti della medesima.
A questo punto Carlotto, certamente conoscitore del ramo, ci porta a conoscenza di un mondo, quello di certe agenzie investigazione private, dove primeggiano figure già passate con successo nella polizia di stato e dove, dietro le quinte, si agitano e fanno da sfondo interessi dei più grandi e dei più loschi. 
Conosciamo così "Lo Scuro", nell'ambiente chiamato Il Dottore, che mostrerà una qualità organizzativa di primo ordine, pur non riuscendo a coprire tutte le malefatte di cui il marito di Ludovica Baroni, la commessa che il ricco commercialista aveva sposato per puro opportunismo, era riuscito a farsi carico. 
L'autore dedica parti importanti del romanzo al carattere spesso puramente opportunistico delle famiglie contemporanee, specialmente quando di mezzo ci sono interessi e desideri (soprattutto maschili personali al limite della paranoia Scopriremo ancora una volta quando grande sia il mondo del malaffare a Lecco e nella Lombardia tutta e di come, personaggi come questo commercialista, riescano a far sparire dalla visibilità ufficiale del fisco, una impressionate quantità di denaro. 
Si capisce perché allora ci siano persone disposte a sborsare molti soldi alle agguerrite agenzie di investigazioni non autorizzate per capire che fine abbia fatto il personaggio/maneggione in questione. 
Non mancano, nella brillante e verosimile descrizione di Carlotto, personaggi dediti alla violenza più greve pur di ricevere qualche migliaio di euro, come è il caso del lestofante Alex Semeraro, destinato a una non bella fine, come pure, al contrario, soggetti positivi, in particolare la moglie del sindacalista ridotto ad un vegetale dalla violenza a pagamento dei nuovi ricchi cinesi. 
Naturalemnte, in tanta ricchezza di personaggi e di situazioni, di fantasia nei nomi e nelle vicende specifiche, ma di un realismo indiscutibile, non poteva mancare un finale a sorpresa, del quale dirò solo che ancora una volta Carlotto ci fa toccare con mano come, pur di fronte a interessi grandissimi, tenda a prevalere il sentimento dei singoli personaggi. 
E con ciò spero vorrete dedicare un pò del vostro tempo a questo "Trudy", appellativo affibbiato dai "cattivi" a Federica Baroni, ricavato dal nome della donna di Gambadilegno dei fumetti. Buona lettura!
Renato Campinoti

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