È, quello di Annabella Abbondante, un personaggio davvero notevole, “curiosa e impicciona” come lei stessa si definisce, e dotata di una acuta sensibilità investigativa che la porterà a dare un contributo determinante al vero e proprio giallo che, a un certo punto del racconto, si manifesta in maniera clamorosa. Avviene infatti che la giudice Abbondante, chiamata a sostituire un collega per i corsi di formazione dei giovani magistrati alle prime armi nella scuola realizzata nella villa di Castelpulci di Scandicci (l’ex manicomio del poeta Campana per intenderci) assista alla morte violenta di una donna, Eva, già cameriera nel bar frequentato da lei e dai suoi amici.
A cominciare da questo episodio si svilupperà una vicenda che finirà per rimettere in discussione, volta a volta, molti degli elementi e delle intuizioni, apparentemente indiscutibili, del gruppo di investigatori, a cominciare da Annabella.
Ma la vicenda che da origine al giallo inizia solo dopo le prime cento (100!) pagine di questo libro di 362 pagine, spese finora a mettere in evidenza Abbondante e il suo mondo di amici, di colleghi, di familiari, la sorella soprattutto. E probabilmente sta qui, in questo equilibrio tra le amicizie, le relazioni più o meno amorose, le ossessioni e i cedimenti alla sorella Fortuna, e lo svolgimento del vero e proprio giallo cui il giudice Abbondante, in collaborazione con gli inquirenti titolari, è chiamata a fare fronte, che sta il risultato vincente di questo racconto della Perna.
La prima ricchezza sta proprio nella notevole galleria di personaggi messa in fila dalla Perna, tutti ruotanti sia nel bar-ritrovo La Palermitana, sia negli uffici giudiziari dove i colleghi della Annabella svolgono le funzioni adatte a collaborare alla soluzione del giallo. Ma qui sta anche l'altra novità: Annabella ha assunto come regola la separazione tra la sfera privata, già di per se molto ricca di vicende e di rapporti, e la sfera delle relazioni affettive e sessuali. E tuttavia proprio in questo romanzo avviene che le due sfere finiranno per contaminarsi, rischiando di rimettere seriamente in discussione i principi alla base della vita complessa e talvolta complicata della nostra protagonista.
Ce la farà la nostra eroina a evitare tale contaminazione e quindi il piccolo disastro a cui va incontro?
Altra cosa notevole è rappresentata dalla qualità dei nuovi personaggi di cui Annabella finirà per contornarsi e di arricchire, con essi, il gusto della lettura di questa che si presenta come una vera e propria saga destinata a durare a lungo. In questo senso appare interessante segnalare l'ingresso di Calpurnia, la poetessa, saggia e triste allo stesso tempo, che ci regalerà, fra le altre cose, meravigliose poesie, frutto, come scopriremo, dei suoi non facili trascorsi personali.
Sarà sempre lei che metterà sull'avviso la nostra brava Annabella sul valore della scrittura e sulla necessità di ponderare bene le parole che si usano: "Non avrei dubbi in proposito", dirà alla giudice spiegandole le ragioni per cui scrive sempre a mano le sue poesie, "Le parole sono armi, vanno usate con ponderazione e parsimonia".
Insieme ai personaggi, l'altro aspetto interessante di questo nuovo personaggio inventato da Barbara Perna, Annabella Abbondante, appunto, sono i sentimenti o i non sentimenti, come si preferisce. All'apice di questo lato della sua personalità c'è, questa volta, l'avventura che corre con un magistrato, bello, capace, e quanto mai in grado di donarle tutte le soddisfazioni che ci si può aspettare da un uomo, Ferruccio Landi, come si chiama la persona in questione. "...da quando hai parlato al telefono con Ferruccio ti sei incupita... ho pensato che ti fossi ingelosita nel trovare il tuo Ferruccio in compagnia di un'altra", le dice l'amica Alice. "Ė proprio il contrario, in realtà... mi piace moltissimo. Lo trovo quasi irresistibile. Ė anche per questo che mi sono così dispiaciuta di scoprire di non essere affatto gelosa di lui".
Questo, naturalmente, è solo un aspetto dei tanti che questo nuovo personaggio ci mostra e che ne fanno, per chi vorrà goderlo in presa diretta, sicuramente un nuovo capitolo di quel filone che mette insieme, tramite il giallo, le vicende estreme della gente apparentemente comune e la complessità dei caratteri e delle relazioni tra le persone. Questo personaggio entra, secondo me, di diritto nella parte alta di questa immaginaria galleria.
Renato Campinoti
Renato Campinoti
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