Mutevoli come giornate di marzo,
allegre come il sole d'aprile,
permalose come il tempo d'ottobre,
con i suoi nuvolini passeggeri,
Fragili come fiori, ma anche tenaci come roccia,
generose verso gli altri se ricevon cortesia,
gelose della loro nidiata,
con tanto amore da donare..."
E', questa bellissima poesia sulle donne, una sorta di manifesto di questa sorprendente silloge di Marialuisa Calzolari, la poetessa che non ti aspetti, capace di affascinarti molto di più di tante, più note, frequentatrici del genere. Cosa è che desta emozione e meraviglia da parte di questa volontaria, che potete trovare quasi ogni mattina a servire caffè al circolo del volontariato Auser "La Zambra" di Sesto Fiorentino? Anzitutto la Normalità! Marialuisa non è una di quelle poetesse piene di tormenti e di visioni oniriche che ci trasmettono solo pessimismo e dubbi esistenziali. Una delle prime poesie è dedicata proprio alla Felicità, come recita il titolo di questa poesia che, tuttavia, tutto è fuorchè una banale esortazione: "Aprire gli occhi sul mondo...poter crescere i tuoi figli con carattere/aver spalle robuste per sostenere la vita,/difendere con ardore i tuoi ideali,/ rispettare le idee altrui/gioire per una grazia ricevuta,/saper amare anche chi non ti ama" .Dietro queste frasi, di apparente semplicità, si nascondono in realtà sentimenti forti e, talvolta, controcorrente (fortissimo quel "saper amare anche chi non ti ama"), che ci insegnano molto di più di roboanti invettive o pensieri disperati. Ma la Normalità di Marialuisa la trovi anche nei pensieri semplici che vengono a lei suggeriti sia da strumenti della vita quotidiana (Pendolo: "Tu! Incurante del tempo che passa,/vorrei poterti fermare..../Tu! In qualche modo ti posso fermare,/ ma il tempo no.") O quello che le fa venire in mente il gatto Susy: "Eri indipendente/ti ho cambiato,/ti procuravi da vivere/ora dipendi da me...Richiami l'attenzione/ma rimani sempre indipendente" . Poi Marialuisa si rivolge ai sentimenti più forti di ciascuno di noi. In particolare "Tipi d'amore" e "Anche questo è amore", sono due delle poesie più accorate e, secondo me, più significative di tutta la silloge. La prima con quel finale "amore di gioventù,/egoista, prepotente,/che può marchiare a vita il cuore" e la seconda: "Guardare una farfalla e sorridere,/aspettare con ansia /un fiore che sboccia,/ vedere un piccolo passero/farsi il nido e volerlo aiutare,/spostare una lumaca/dal viottolo per non farla schiacciare,/ammirando un tramonto/come se fosse la prima volta...", piena di una dolcezza difficilmente replicabile. Si collocano accanto a queste un gruppo di poesie dedicate dalla nostra poetessa a quelli che potremmo chiamare "gli stati d'animo" di Marialuisa. Ne cito tre per tutte: "Sogno": "...Piangere, ridere,/immagini proiettate nel sogno,/arcobaleni, miriadi di colori,/privo di suoni, ovattati/ti prendono per mano,/conducendoti al risveglio,/di un nuovo giorno tutto da vivere" . E la seconda delle tre che partono dalle sensazioni personali della poetessa è "L'anima": "Come mi guardi amica mia,/come mi vedi?...A volte mi prendo gioco di te,/sperando che tu non mi veda./Vorrei ascoltarti di più,/ma non ci riesco,/e conto le mie sconfitte,/ma alla fine assieme/per il nostro cammino" . Non credo si possano dire in maniera più chiara e sincera quelle che sono le proprie, piccole o grandi, libertà che ciascuno di noi sente il bisogno di prendere dal proprio, ordinario, cammino quotidiano. Infine, sempre per i sentimenti personali, non si può non citare "Essere": "Essere se stessi/per vivere al meglio...La vita è ingannevole/se si abbassa la guardia,/non sognare ad occhi aperti/per non restare delusi,/donare amore/per conquistare amore,/amare per amore/donare per ricevere". Credo di non sbagliare se dico che questa è la poesia/manifesto di Marialuisa, quella dove, alla fine, esplicita la sua vera filosofia di vita. Rileggiamo le ultime tre strofe e domandiamoci in quanti possono dire le stesse cose e rimanere coerenti. Ma esiste qualcosa che, più di tutto, turba l'animo di questa volontaria di Auser? Anche per lei il vero problema è quello che già avevamo intuito nel "Pendolo", il tempo che passa e non si può fermare e che, con gli anni, diventa il vero tiranno contro cui non ci sono armi per combatterlo. Ecco così "Invecchiare": "Ti accorgi di invecchiare/quando i ricordi vanno a ritroso,/ti passano davanti agli occhi con nostalgia...il tempo ti sfugge di mano/non ti basta più./Il timore di non finire il fissato,/cominci tante cose,/ma ne termini poche...". Ancora più forte questo sentimento di impotenza nella poesia "Il tempo": "Non si può fermare,/passa inesorabile,/sui miei passi stanchi,/sui miei capelli bianchi,/sulle mie ossa dolenti...Mi scorri fra le dita,/come farina bianca,/come acqua di fiume/ che scorre sottoi ponti,/maledetto tempo,/non mi basti mai." Se chiedi a Marialuisa cosa ha fatto prima di andare anche lei in pensione, dopo che ti farà sapere di aver a lungo lavorato nelle fabbriche di ceramica o nelle altre fabbriche della zona, ti racconta che ha passato ben 18 anni al lavoro nella tipografia dell'amato marito. E a lui non poteva non dedicare alcune, bellissime, poesie d'amore e delle quali ne richiamo solo due. "Apparente solitudine": "Occhi spalancati nel vuoto,/i pensieri turbano la mente,/ombre tangibili davanti...Tu! Vigile, attento,/ accarezzi il mio viso,/sussurrando parole dolcissime,/che fanno sparire all'istante,/vele arruffate,/le ombre più nere fuggono/ritornando il sereno". E l'altra, ancora più esplicita, "Compleanno": "Anche se il susseguire/dei giorni è inarrestabile,/giorno dopo giorno,/ogni alito di vento che ti trova,/è un mio pensiero per te,/anima mia." E questa è, sicuramente, una delle più semplici e belle poesie d'amore che mi è capitato di leggere! Naturalemnte, dato che siamo vicini, gli amanti possono leggere e commuoversi anche con "San Valentino per te", notevole davvero! Naturalemnte per parlarvi di Marialuisa e delle sue belle poesie ho dovuto fare una scelta, talvolta dolorosa, dato che la silloge contiene ben 87 componimenti e tutti meritevoli di attenzione. Allora, per finire davvero con le poesie, vi rivelo quella che per me, pur nella sua brevità, è la più bella di tutte e chi andrà da Marialuisa a chiedere una copia del libro, troverà questa come l'ottantesima, dunque a pagina 80. "Immensità": "Vivi l'oggi,/guarda verso l'orrizzonte,/pesca nel canestro del vissuto,/cerca di costruire il futuro,/guardando avanti con amore". Avrei finito così, se non fosse che Marialuisa non si accontenta di saper scrivere bellissime poesie e si è messa anche ad andare a scuola di pittura. Così, in fondo al volume, trovate quattro acquarelli di notevole fattura che stanno lì a significare quanto è bello praticare l'Apprendimento permanente e l'Invecchiamento attivo, come recitano i caposaldi del programma di Auser.
Renato Campinoti
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