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05 giugno 2022

Massimo Acciai Baggiani, Carlo Menzinger di Preussental: Psicosfera

Impegnativa e interessante questa loro, nuova opera

Impegnativo questo libro di due scrittori di vaglia, perché non si accontenta di una sola classificazione.

Dalla fantascienza prende il genere "next future", alla Philip K. Dick per intenderci, collocando le vicende a meno di venti anni dal presente. Al tempo stesso per un lungo tratto tende a prevalere l'aspetto apparentemente scientifico con l'introduzione di poteri fortemente innovativi nei personaggi principali del romanzo, come il teletrasporto delle persone e la telepatia più avanzata. Poi, la psicosi e la spinta mentale dei diversi esseri che popolano il racconto, diverrà l'aspetto assolutamente prevalente. E sarà proprio la capacità di sviluppare prima, di mischiare poi i diversi generi, la qualità con cui gli autori ci fanno via via avvicinare al cuore della loro opera.

Una volta delineati con precisione i personaggi principali e le loro caratteristiche (dagli astronauti russi e cinese, al giovane fiorentino dotato di poteri speciali, alle donne intrigate con la Comunanza dei telepati ecc.) ecco apparire figure che cominciano a mettere in dubbio ogni certezza dei nostri eroi, smarriti nello spazio e ritrovatisi al centro della terra.

Particolarmente efficace la bambina di 4 anni, uguale alla figlia di un astronauta, che dimostrerà conoscenze e certezze superiori a ogni adulto. Per non parlare del gatto che salverà i nostri perfino dall'assalto di belve feroci.

E qui cominciano a delinearsi gli assi fondamentali su cui il libro bello, anche difficile (ci vuole un po' di concentrazione per non perdere il filo: ed è un merito, sia chiaro!) inizia ad accompagnarci.

Per non togliere niente alla curiosità del lettore, dirò solo che le coppie da tenere presenti sono, la prima: Ambiente e distruzione della vita sulla terra contro estrema possibilità di salvezza. E l'altra coppia è: salvezza in collaborazione con gli umani o salvezza senza e contro gli umani. Con un'avvertenza.

Le cose non sono così semplici perché gli autori si divertono a introdurre continue mutazioni sia nello scenario fisico che in quello psicologico del libro. Ma voi, da bravi lettori, non vi fate distrarre, tirate avanti con la curiosità che gli autori sanno infondervi e sarete premiati da un finale all'altezza delle aspettative e delle loro qualità.

E ricordandovi che, per non farvi abbandonare questo libro e il mondo che hanno costruito, Massimo e Carlo hanno organizzato un bando per coloro che vorranno trarne ispirazione per un racconto da consegnare, se passerà il vaglio dei nostri "cerberi", ad una specifica antologia, che io spero sia intestata dal GSF, dove sono sempre più numerosi gli interessati ai generi richiamati, oltre alla vicina ucronia.

Credo che potremmo essere molti interessati a partecipare ad una così intrigante avventura.

Renato Campinoti

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