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14 gennaio 2022

Renato Campinoti: Mi sono armato di un ombrello e sono uscito

 

Chissà perché mi tornano in mente adesso le frasi che di solito uso nelle lezioni di morale che svolgo presso il corso universitario di cui sono titolare. Ce ne ho messo di tempo per raggiungere il traguardo, ma da alcuni anni quel posto è mio e ne avrò ancora per quattro o cinque anni, poi potrò godermi la meritata pensione.

«Vedete ragazzi, si, voi maschietti, mi rivolgo prevalentemente a voi per ragioni che potete immaginare. Quando vi capiterà, se non vi è ancora successo, di innamorarvi di una donna…intendo innamorarvi davvero, con la testa, il cuore, il corpo, insomma, se vi capiterà di innamorarvi davvero di una donna, tenetelo a bada il vostro amore. Impedite che diventi molesto. Ce ne sono così tanti casi in giro di amore molesto, voi mi capite vero?»

La cosa che mi premeva di più era far capire loro cosa volevo dire con “innamorarsi davvero”. Quando insomma, alla donna si pensa quasi continuamente, ci entra nel sangue e nella testa. E’ proprio in questi casi che dobbiamo saperci comportare come si deve.

«La prima cosa che dovrete imparare, in quel caso, è di non farvi prendere la mano dalla gelosia. Badate, non è così facile come può sembrare. Basterà che vediate la vostra donna sorridere ad un altro, un amico di entrambi magari, e in voi potrebbe scattare qualcosa che vi fa rimescolare il sangue. Alt! E’ proprio allora che dovrete controllarvi. E poi ci sono dei casi in cui la capacità di controllo va esercitata fino in fondo. Sempre, naturalmente, quando sarete innamorati come vi ho detto. Il primo caso è quando la ragazza è molto più giovane e voi sarete un po’ in là con gli anni. Attenzione! La carne fresca e giovane della vostra donna rischierà davvero di farvi perdere la testa e non capirete più nulla. Vedete quanti casi di violenza ci sono in giro! E l’altro caso è quando vi capitasse di esercitare anche una lieve violenza su di lei, che so, anche un semplice schiaffo. Basterà che succeda che provochiate una fuoruscita di sangue della vostra donna, che rischierete di perdere il senno! Ne ho visti tanti che poi si sono pentiti e che ‘, lì per lì, più sangue vedevano più violenza facevano a quelle povere donne!»

Chissà perché mi vengono in mente ora queste lezioni che ho fatto tante volte ai miei allievi e alle mie allieve. Una di loro è di là. Non so come sia successo, ma ci siamo perdutamente innamorati l’uno dell’altra. Io di sicuro. E’ così bella, ha una pelle così giovane. Ha dei…sapori, che mi inebriano al solo pensiero. Ora è di là, in cucina. Le passo vicino, la guardo negli occhi e glielo dico un’altra volta. «Se non ti andava più questo rapporto, me lo avresti dovuto dire. Mi sarei disperato, ma tutto sarebbe finito lì. Che bisogno c’era di raccontarmi che andavi fuori con un’amica e poi ti facevi vedere, a me che ti aspettavo sotto casa, con quel moccioso che non vale un’unghia del mio piede?»

Ora ho voglia di uscire a prendere un po’ d’aria anche se sta piovendo a dirotto. Sto attento a non infilare le scarpe in tutto questo sangue che stai perdendo.

Vedi, non mi sono fatto prendere dal panico. Mi sono armato di un ombrello e sono uscito.

Renato Campinoti

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