(ed. Carmignani Editrice)
Un bellissimo romanzo, un inno alla solidarietà femminile
Sara Renda e Tamara Taiti, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione di volontariato Auser Ex libris, dimostrano una volta di più di intendersi della loro materia, i libri appunto. Di più, rispetto alla loro precedente opera comune (Costellazioni, storia di donne sommerse e salvate), raddoppiano la dimensione del libro e tuttavia lo rendono ancora più affascinante e godibile. E’ da apprezzare, prima ancora della materia di cui parleremo, la padronanza di una storia che si sviluppa in città e nazioni diverse, in tempi e momenti differenti e che ha richiesto sicuramente uno studio non banale dei luoghi e delle loro storie. Già questa capacità di portare il lettore in città come San Francisco negli anni trenta del secolo scorso, nella Venezia di alcuni anni fa, nelle vallate dolomitiche di ieri e di oggi, con accurata attenzione geografica e storica, rappresenta un pregio non indifferente di questo bel libro.
Passando al merito della narrazione, è esplicita la volontà delle autrici di misurarsi con la complessità, e talvolta durezza della vita delle persone, delle donne in particolare, ma non solo. L’aspetto più interessante, da questo punto di vista, è la capacità di parlare della vita difficile anche al maschile, senza dimenticare le difficoltà e gli ostacoli più grandi posti sulla via dell’emancipazione delle donne. Avviene così che le due autrici ci fanno appassionare alle vicende e alle incertezze della giovane Dafne, così come alle sofferenze dell’altra protagonista, in egual misura che verso la solitaria sofferenza del padre di Dafne, piuttosto che della gravosa solitudine del maturo farmacista di San Francisco.
Notevole è anche il riferimento alla vicenda del farmaco dagli effetti mortali e al braccio di ferro tra gli interessi dei produttori e quelli del Senato americano, che finisce per rafforzare l’importanza della scienza nelle vicende sanitarie dell’umanità, oggi più che mai necessaria in piena pandemia.
Ma il cuore, se così si può dire, di questo romanzo impegnativo e godibile, è sicuramente nella descrizione, ancora una volta, della solidarietà femminile, ancora più bella e apprezzabile perché espressa tra donne di diversa generazione. Solo con l’arma della reciproca solidarietà si chiude il ciclo della narrazione, permettendo così alle protagoniste principali del romanzo di trovare, l’una il coraggio per imboccare la propria strada nella vita futura, l’altra per concludere nel modo migliore il percorso, spesso doloroso, della propria vita.
Ma poiché le autrici, ormai smaliziate dalle loro esperienze letterarie, vogliono chiudere a sorpresa (altra perla del libro!) le vicende narrate, io qui mi taccio e invito gli amanti della lettura a godersi la narrazione di Sara e Tamara.
Renato Campinoti
Grazie, caro amico Renato, per questa recensione che onora sia me sia Tamara e ci riempie di soddisfazione. Sei un lettore forte ed esigente, quindi il tuo giudizio lusinghiero è autorevole e per noi molto importante!
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