Sotto un'apparente ritrosia ad avviare il tour della sua città per conto dell'editore in questione, Paolo Ciampi finisce per regalarci una delle più complete e argute ricostruzioni della sua (e nostra) città.
Quante volte Paolo, da grande camminatore/scrittore, ci ha offerto descrizioni e intrecci tra paesaggio, storia, reminiscenze culturali che ci hanno lasciato a bocca aperta! Mi viene in mente, per non far torto a tutte le altre, "In cammino con Matilda", sicuramente uno dei più godibili racconti del genere.
In questo, tuttavia, sarà perché è la sua città, in un certo senso anche un pezzo importante della sua storia, Ciampi si supera e ci da una dritta per come si dovrebbe intrecciare la descrizione delle storie di una città, con le ricadute, culturali e sociali, su chi nella città ha speso un bel pezzo di vita.
Da dove cominciare per rendere l'idea? Da dove comincia lui, da quel Zoroastro da Peretola che, per dimostrare a Leonardo che l'imitazione del volo degli uccelli poteva funzionare anche sull'uomo per volare, finì per rompersi qualche osso buttandosi giù da Montececeri. Sarà lì che Ciampi lascia la macchina per avviare il suo immaginario giro della città. E sarà solo duecentocinquanta pagine dopo che, prima di andare a cena dai Fratelloni in piazza Giorgini, si ricorderà di farsi portare a riprenderla.
Nel mezzo una meravigliosa e notevole serie di incontri col passato, ma anche col presente, fatto di una quantità e qualità così ampia di spezzoni storici o di attualità che non ci sarà nessuno che non dica: "Questa non la sapevo neppure io", intendendo che, pur convinto come il sottoscritto di sapere tutto su Firenze, l'agile e interessante libro di Ciampi finirà comunque per sorprenderti.
Lasciando alla soddisfazione del lettore curioso tantissime storie, ricordo solo quella di Pico della Mirandola e di Angelo, alias il Poliziano da Montepulciano, il maggior poeta del tempo. Due giovanissimi, della ristretta cerchia di Lorenzo il Magnifico, morti entrambi in circostanze misteriose. Da gustare la ricostruzione dell'autore di quelle vicende. Come è altrettanto gustosa la ricerca di Ciampi della bottega di Cimabue in Borgo Allegri, con tutte le scoperte che ne conseguono.
Ma, come ho detto, ogni pagina in realtà è una scoperta, di storia e di storie della nostra città, che un autore di viaggi e di luoghi come Ciampi riesce a rinverdire e innovare facendoci ancora più sorprendere e amare questa nostra meravigliosa città.
Renato Campinoti
15 maggio 2025
Paolo Ciampi: Gli occhi di Firenze (BEE le città)
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